E’ il tempo del catecumenato di tutta la comunità e di ciascuno di noi.
E’ il tempo di “ridurre a cenere” gli idoli che sono nella nostra mente e nelle nostre scelte di vita. Incenerire nel fuoco della misericordia del Padre significa per noi lasciarsi contestare, lasciar mettere in crisi quelle abitudini che abbiamo appreso dal mondo pagano e che hanno offuscato la bellezza del volto di Cristo impresso in noi. E’ il tempo di una “rigenerazione” nuova e una rinascita dalle acque delle lacrime del nostro pentimento e dalle acque del battesimo, che sono come fiumi carsici nel sottosuolo delle nostre cisterne.
E’ il tempo di una trasformazione nelle radici del nostro agire morale riguardante l’uso del danaro l’uso della sessualità, l’uso del tempo. E’ il tempo della riconciliazione con il Signore che è vivo e presente nella persona del coniuge, dei figli e dei fratelli della comunità.
E’ il tempo di riallacciare legami familiari ed ecclesiali logorati o strappati. E’ il tempo di ritornare a formare un solo corpo, un solo Spirito, un solo battesimo. Dice il salmo 94:” Oggi ascoltate la sua voce, non indurite il cuore, come a Meriba ... nel deserto… Accostiamoci a Lui per rendergli grazie”.
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Niente volgarità