lunedì 17 dicembre 2012



Fede è ... stupirsi di Dio.
In questi giorni l’angelo di Dio torna “ancora” a bussare alle nostre coscienze e viene a comunicarci che il Dio che ci ha creati vuole venire ad abitare in mezzo a noi, vuole farci suoi figli.
Prepariamoci come Maria e Giuseppe ad essere “casa” che accoglie la novità di Dio, che ha avuto compassione dell’uomo ed è sceso a liberarlo (Es 3,14).
Apriamo gli occhi della fede per vedere l’Amore nell’umiltà di Dio, fattosi bambino per noi.
L’amore senza misura che tocca le nostre esistenze, consoli i nostri cuori feriti. La Grazia, che è donata dalla Parola accolta, sia olio e vino versato sulle ferite di ogni uomo  (Lc 10,34), spesso travolto dalle acque melmose di un sistema sociale che ha fondato sé stesso sulla speculazione, sull’edonismo, sull’individualismo rapace e consumistico.
Isaia, Giovanni Battista, Maria siano per noi modelli di vita di fede che sa costruire la speranza con opere giuste e sante. Questo è il presepio che siamo chiamati a costruire insieme.
Buon Avvento!
DON FRANCO