venerdì 3 dicembre 2010

“In laudem gloriae”



Lo scorso 2 Ottobre il nostro Padre Arcivescovo ha convocato i sacerdoti e tutti i fedeli nella cripta della nostra Cattedrale, per dare a tutta la Comunità ecclesiale della Diocesi l’annuncio solenne che Papa Benedetto XVI ha eletto il nostro caro Don Vito Angiuli, Vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca.
È stato un momento di grande gioia ed intensità, non solo perché l’elezione di un nuovo vescovo è un evento al quale si assiste di rado, ma anche per la vicinanza e l’amicizia che Don Vito ha donato con semplicità e discrezione, in maniera particolare alla nostra Comunità parrocchiale, in questi anni.
A questa amicizia sentiamo di rispondere, in questo momento così importante per la sua vita, con altrettanta stima, affetto, ma soprattutto con la preghiera.
Ogni ministero è un segno della benevolenza e della provvidenza di Dio per la sua Chiesa, ma in maniera particolare attraverso il ministero episcopale, il Signore continua a donarci la sua amorevole presenza perché guidato, istruito e santificato nella via del Vangelo, tutto il popolo di Dio possa lodarlo con la sua vita.
Le stesse parole che Don Vito ha scelto come suo motto episcopale, “In laudem gloriae”, tratte dall’inno della Lettera di San Paolo agli Efesini (Ef 1,6.12.14), ci aiutano ad esprimere nel modo migliore la gratitudine e la preghiera a Dio, nostro Padre, e al Signore Gesù, nostro Pastore, perché il ministero che Don Vito è stato chiamato ad assumere, così alto e impegnativo, vada tutto a lode della gloria di Dio.
Negli ultimi due anni ho potuto condividere con Don Vito l’esperienza della fraternità sacerdotale nella Canonica della nostra Cattedrale, così come anche il suo essere riferimento per la formazione dei giovani sacerdoti della nostra Diocesi e ringrazio Dio per le doti e la sensibilità umane e spirituali che ha ricevuto in dono. Tutta la comunità, del resto, ha potuto apprezzarle in più occasioni. In questo momento vorrei ricordarne due: il suo mettersi in gioco nella serata dedicata alla poesia, organizzata dall’equipe culturale quasi un anno fa (se non ricordo male la sua poesia era intitolata “Come nel dì di festa”), ma soprattutto la testimonianza che ha dato nel giorno dei funerali di Don Tonino Ladisa, suo amico carissimo e a noi tutti altrettanto caro, con la splendida lettera di commiato che ha letto al termine della Messa e che credo tutti ricordiamo con grande commozione.
Ed ora che la Chiesa lo chiama ancora una volta a pronunciare il suo “eccomi”, sentiamo ancora più forte la gioia di affidare la sua vita e il suo ministero al cuore immacolato di Maria, la Nostra Madre Odegitria (venerata nella sua nuova diocesi col titolo di Santa Maria De Finibus Terrae), perché lo accompagni e lo sostenga nel pascere il gregge di Dio che gli è stato affidato secondo il cuore di Cristo.
Auguri Don Vito.
Don Alessandro

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