venerdì 23 dicembre 2011

“È donando che si riceve”

Dormivo e sognavo che la vita era gioia, mi svegliai e vidi che la vita era servizio. Volli servire e vidi che servire era gioia” (R. Tagore).
È proprio con questa citazione che è partita la nostra esperienza all’insegna del servizio verso gli altri. Venerdì 25 novembre noi ragazzi del 1° giovanissimi ci siamo incontrati per la nostra catechesi. In Cattedrale i nostri educatori ci hanno detto che questa sarebbe stata una catechesi “diversa” da tutte le altre. Siamo stati raggiunti da Franco Sifanno, operatore pastorale della nostra Comunità impegnato da molti anni nei progetti caritas e nel volontariato.
Ci siamo incamminati verso la stazione, nei pressi di piazza Umberto, mentre la nostra testa, curiosa, si riempiva di tanti pensieri. Giunti lì abbiamo trovato un gruppo di circa 100 persone, composto sia da italiani che da extra-comunitari, in attesa che venisse offerto loro un pasto caldo. Eravamo sorpresi ed anche un po’ intimoriti da quella realtà che non conoscevamo. È bastato poco a farci cambiare idea. Una bambina di cinque anni, Sara, ci ha accolto come noi avremmo dovuto accogliere loro. Abbiamo incominciato a giocare con lei, ad ascoltare le loro storie, ci siamo fidati l’uno dell’altro. Successivamente ci siamo divisi in gruppi ed abbiamo iniziato la distribuzione dei pasti.
Attraverso questa esperienza abbiamo compreso una parte del significato della parola “gratitudine” e di quanto un semplice sorriso possa infondere gioia e creare una relazione con l’altro. A volte siamo ciechi e vediamo solo quello che vogliamo vedere, quello che ci viene messo in evidenza. A due passi dal centro, non c’è solo lo sfarzo apparente delle vetrine di via Sparano, ma anche la triste realtà di persone sole, bisognose di ritrovare la propria dignità. Tutti noi, giovanissimi e non, siamo chiamati ad andare con gratuità e amore verso il prossimo.
Auguriamo Buon Natale a tutta la Comunità della Cattedrale, che quotidianamente ci sostiene con la preghiera  e c’insegna che: “È donando che si riceve!”.
I ragazzi del 1° giovanissimi

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